venerdì 21 gennaio 2011

21-01-2011 dormire? stanotte non credo proprio...

Chissà se dormirò questa notte?

Se mai ne avessi avuto bisogno, stasera ho avuto l'ennesima dimostrazione di come a volte basti un nonnulla per cambiare radicalmente una giornata, monotona, magari anche al limite del fastidioso in uno di quei giorni che solo un colpo di alzheimer può cancellare dalla memoria di un essere umano.

Una mail che ti gira la parte restante della giornata, nonostante 800 km più che abbondanti da percorrere in otto ore, avanti e indrè come uno yo-yo. Ma basta aprire e scorrere il testo di una mail, cercare di concentrarsi sull'allegato e, incredulo, aprire un sorriso e far uscire la luce sommersa dagli occhi. Si possono spegnere le luci anabbaglianti dell'auto, tanto stanotte bastano le mie pupille...

Che ci vadano dai 2 ai 12 mesi, poco importa: la sensazione provata stasera è di quelle che vanno dritte spedite nel cassetto dei ricordi. Insieme a tante altre cose: il primo bacio, uno sguardo complice e omnicomprensivo scambiato con tuo padre, tua nonna in reanimazione, la prima volta a letto con una donna, il matrimonio di tuo fratello, quella vacanza con la tua lei, Grafton Street a Dublino, gli occhi lucidi dei tuoi genitori al matrimonio di tuo fratello, gara-5 a Roma e gara-2 e gara-4 con Milano tra maggio e giugno 2009, le espressioni del viso di tua madre in certi momenti, Ground Zero, il Museo di Ellis Island e tutto il resto di New York, l'ultimo canestro della carriera *vera* di Michael Jordan nel giugno 1998 e Flavio Tranquillo che urla nel microfono un "Michaaaaaeeeeel Jeeeeeffreeeeeeyyyyy Joooordaaaaaan!!!" che accappona la pelle tutt'oggi.

Tutti insieme, in attesa di un altro momento da immagazzinare: quando loro tre, che sono del tutto ignari, apriranno quel pacchetto 15x21. Poi starà a me essere bravo e fotografare nelle mie iridi le loro espressioni. Per svilupparle, memorizzarle ed infilarle nello stesso cassetto di quanto elencato sopra.
Per portarmele sempre con me.

"La casa di un uomo è quanto riesce a caricare sul dorso di un cammello" diceva Chatwin.

Lo sento vero mai come questa notte: quello che mi porterò sempre dietro non ha peso, che siano ricordi, belli e brutti. I miei libri, una tv, i vestiti, le scarpe, il computer, l'iPod, i vini, la musica, i film "classici" o la roba per correre.
Tutto utile, niente indispensabile.
Niente cui non si possa fare a meno.
A parte quei momenti nel cassetto.
Quelli sono lì, chiusi.
Io ho la chiave e io solo posso aprirlo, sfogliare e richiudere, dopo essermeli goduti a dovere, in quel luogo più sicuro di una cassetta di sicurezza di una banca svizzera o meglio ancora di una banca vaticana...

giovedì 20 gennaio 2011

2011-01-20 Confrontando le parole di una più brava di me e di un indefinibile

Per me è raggelante l'esito del confronto di quanto detto o scritto da


e un personaggio, ahimè di spicco, della nostra politica






E state sereni... se potete...

lunedì 17 gennaio 2011

2011-01-17 Pensieri sparsi di nottata


1) La tv non è un tribunale dove porre la propria arringa difensiva.
In uno stato di diritto, per queste cose ci sono i tribunali e uno dei tre poteri fondamentali, da tenere SEMPRE separati ed in completa autonomia l'uno dall'altro, di uno Stato Democratico (insieme al potere legislativo ed al potere esecutivo) si chiama proprio Giustizia.
Concetto alquanto scomodo che la Storia dell'Uomo insegna come i regimi cerchino di screditare e assoggettare.





2) I messaggi televisivi fanno tanto dittatura sudamericana. Sì... mi piace scrivere e descrivere per iperboli: "Esto no es una dictadura señores esto es dicta blanda". Augusto Pinochet

3) Se pure la tv di Murdoch (no dico.... MURDOCH!!!!!!) usa spazi pubblicitari per chiedere un confronto tra i politici italiani, non ci si dovrebbe preoccupare un po'?

4) Art. 3 Costituzione Italiana
Cito testualmente: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."
Io, da semplice cittadino italiano, ne deduco che ogni cittadino è tenuto a presentarsi in tribunale quando è chiamato a comparirvi. E che non ci si debba andare per "dichiarazioni spontanee" a cui non è possibile replicare. E mi par di aver compreso, pur non essendo un esperto di diritto, che non è concesso addurre impedimenti tali da non poter presenziare alle udienze a cui si è convocati.
Soprattutto, mi sembra di intuire (ma potrei sbagliarmi eh?) che non ci sono cittadini più uguali di altri...

5) Ma invece che difendersi via etere accusando tutto e tutti, sparando nel mucchio dei giornali italiani comunisti, i giudici comunisti, la stampa estera comunista, bla bla bla bla... Uno così sicuro della propria innocenza a tal punto da minacciare (sempre via etere) di far vergognare i giudici per le loro azioni... Ma perchè non andare a farsi giudicare (come ogni cittadino italiano), essere dichiarato innocente (che è ben diverso da prosciolto per decorrenza termini o perchè il reato è prescritto)? Sai la botta di popolarità? Altro che presidenzialismo, sarebbe eletto Santo subito e vero martire della Repubblica Italiana...
Oh... poi a me inquieta parecchio leggere le quattro paginette linkate, ma queste righe ancora più delle altre:
"La medesima minore [ÉL MAHROUG KARIMA intesa "RUBY", nata in Marocco l'1/11/1992] In data 3.agosto 2010 ha dichiarato che alcune delle giovani donne che partecipano ai suddetti. eventi ricevono in corrispettivo da S. B. la disponibilità gratuita di appartamenti ubicati in "Milano Due". Sul punto rilevano ampi riscontri investigativi, sintetizzati nella nota formata dalla sezione di P.G. in Sede recante numero 499/10 di protocollo, del 23 dicembre 2010, che mettono in rilievo il ruolo svolto da Spinelli Giuseppe, quale fiduciario di S. B., In costante contatto con Minetti Nicole.
Spinelli Giuseppe risulta ricoprire vari ruoli in diverse società della holding di proprietà riconducibili a S.B.."

Se per caso voleste sapere chi è Nicole Minetti: attuale impiego
O se voleste sapere perchè è citata in quel verbale della Procura: nicole.minetti@consiglio.regione.lombardia.it

Scorrendo poi la lista dei consiglieri regionali, scorgo anche Romano Maria La Russa, di famiglia nobile ed impegnata da sempre in politica. Fratello del Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, entrambi figli di  Antonino La Russa, un uomo di Stato dalla biografia molto interessante sin dal suo principio: La sua attività politica contrassegnata, fino alla fine, dalla coerenza comincia nel 1942, a 29 anni, quando viene nominato segretario politico del Partito Nazionale Fascista di Paternò.
E se la prendono tutti con Alemanno, perchè fa lavorare i parenti... E non che dall'altra parte il nepotismo sia parola dal significato sconosciuto...

7) Un po' meno seriamente: ma non sta diventando sempre più identico all'imitazione di Sabina Guzzanti?




8) Perchè, in conclusione, l'ultimo pensiero che viene in mente è sempre e solo un verso di Vasco Rossi, leggermente modificato: "con in bocca un gusto amaro che fa schifo chissà cosa è stato", quello che ho veduto (anzichè bevuto)...

sabato 15 gennaio 2011

14-01-2011: sentire mancare la terra sotto i piedi

Si finisce per domandarsi perchè ad un certo punto di una giornata come le altre, con avvenimenti comuni o non-comuni, con sfaccettature infinitesimali che peggio di una secchiata di acqua gelata ti mettono di fronte ad una sensazione tanto sgradevole quanto facile da ricordarsi in futuro...
"Almeno...potersene andare...liberare la fame..."
I Monopolio di stato. Una voce femminile molto molto valida, una voce maschile non altrettanto ma di sicuro carismatica e con quell'alone di nonsochè che alla fine l'hanno portata ad avere almeno una chance in un reality musicale, pardon...un talent show...

Vabbeh...stavo deragliando...

La terra sotto i piedi manca, credo, a chiunque. O meglio: a chiunque può capitare o è capitato di sentirsela mancare. Credo pure al nostro (sorry...più che altro di chi l'ha votato, io lo riconosco per rispetto della Democrazia, ma la condivisione e il sostegno sono ben altra cosa...) Presidente del Consiglio, quando si è visto respingere il legittimo impedimento un giorno e quello successivo si è visto indagato perchè lui, Magnanime e Generoso Incompreso accoglie, paga cene, abiti, regala 5000 euro ad una minorenne "sconosciuta" senza mai sfiorarla e così i magistrati comunisti trovano il pretesto di indagarlo per concussione e prostituzione minorile.
Anche a Lui può capitare evidentemente...
E se capita a Lui, può capitare che un silenzio prolungato, che un "buona vita", che un "non c'è niente" e silenzi a seguire, che tanti pensieri e ragionamenti su presenti possibili, passati irrecuperabili e futuri da scrivere si accavallino e conducano a quella strana, inebriante percezione di granelli di terreno che si sgretolano piano e un piede che si muove indietro, mentre un altro po' di terra cede e l'altro piede compie lo stesso passo all'indietro.
Piano piano, un passo dopo l'altro, si indietreggia.
"Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia."

Perchè così diceva La Libertà - Giorgio Gaber e ce ne sarebbe da discutere su come così tanti anni, decenni fa, fosse così lucida e nitida la visione di qualcosa che ora invece appare coperto da una coltre di nebbia.
Referendum Fiat, Legittimo Impedimento, Presidenzialismo, Ruby Rubacuori, Elezioni sì ed Elezioni no.
Quanta carne al fuoco. Quanta brace che arde e potrebbe incendiare gli animi nella partecipazione, invece il fumo di questi arrosti così concretamente sostanziosi si espande e copre, assopisce e placa le reazioni.
"Si stava meglio quando si stava peggio" è il classico ritornello di qualche nonno nostalgico, ma pensando a quello che potevano essere gli anni 70: portando questa medesima situazione all'epoca, che sarebbe successo?
Un brivido corre lungo la schiena, perchè le derive violente delle BR e del terrorismo nero e del terrorismo di Stato sono nate proprio con l'esasperazione e la degenerata partecipazione di devianze estremistiche e condannabili.
Ma il brivido corre e termina alle estremità degli arti, con l'assopimento generalizzato e omogeneo che par di assistere al giorno d'oggi ed è così inquietante: ci si sente i granelli di terreno che scivolano via tra le scanalature di gomma delle sneakers che oggigiorno indossiamo quotidianamente.

Stiamo deragliando nuovamente, ma c'è poco da fare: ogni esperienza personale che ti leva il respiro e ti fa compiere quel passo indietro è sintomatica del fatto che si provano emozioni umane e che l'assopimento non è completamente padrone del nostro io.
E se serve indignarsi per qualcosa del mondo circostante che non digeriamo nemmeno con il Geffer, beh...almeno la forza di indignarsi è rimasta con l'interruttore su ON, almeno ancora per un po'.
E se invece è più intimistica, oltre all'indignazione anche (uso una parola "enorme" ed impegnativa) il cuore continua a pulsare in maniera singola, senza accordarsi ad un battito omogeneo e comandato da altri.
Perlomeno siamo ancora liberi di sentire singolarmente quando la terra freme, geme e scivola via dalle nostre suole e noi automaticamente ci spostiamo e cerchiamo un nuovo equilibrio.

Perchè, alla fine, la vera ispirazione, la vera vena poetica non è inifinita, ma quando è ancora viva e ben vegeta, allora è in grado di raggiungere vette inimmaginabili. Vette vecchie di 31 anni, ma che sembrano conquistate solo ieri...


edita nel primo album, "...Ma cosa vuori che sia una canzone...", datato 1978.
Sembra ieri, eppure andando a memoria nel 1978 si rispolverano album di vecchi ricordi impolverati e fanculo agli acari e alle allergie da polvere: i mondiali nell'Argentina di Videla, una nascita importante anche se non lo sapevo ancora, il rapimento Moro, Fausto e Iaio che vengono assassinati vicino al Leoncavallo pochi giorni dopo, mio fratello viene concepito, Woytila diventa Papa, l'assassinio di Peppino Impastato, la fine del franchismo in Spagna, io inizio ad andare all'asilo, Pertini presidente della Repubblica, Mario Kempes e l'esordio nell'albiceleste negato di un piccoletto stortignaccolo perchè ritenuto troppo giovane e che diventerà El Pibe de Oro e poi offuscherà in ogni maniera possibile il proprio mito.

giovedì 13 gennaio 2011

14-01-2011: Onestamente a volte fatico a capire

Perchè vorrei parlare, pardon, scrivere di altro.
Avrei voluto provare a ragionare a voce alta e tastiera pigiata di maratona, di come la preparazione ad un tipo di corsa come quello imponga rigore, metodica e imponga quindi una sorta di disciplina che aiuta parecchio. Almeno personalmente e anche al di fuori dei km che si possono macinare con le scarpette da jogging. E affrontare quello strano fenomeno di una sorta di buonumore che si ingenera a seguito di un'attività fisica costante e ripetuta.

Oppure scrivere di persone che ti spingono a riflessioni inedite,  che fanno scoprire nuovi punti di vista. O ti ricordano quando e quanto si era in grado di approfondire un aspetto singolo di una questione che viene messa sotto la lente di ingrandimento.
Sì, Beatrice era brava a stimolare le sinapsi. A far muovere le rotelline e non far atrofizzare il muscolo cerebrale. E questo contava più di occhi come il cielo di giugno o di risate con la rincorsa.

Però...
Però...dopo un filmaccio che è un'americanata disgustosa e per il quale vorrei chiedere il rimborso dei 100 minuti sprecati, si riaccende il cervello e faccio mie le parole di un antipatico senza peli sulla lingua.

Editoriale di Marco Travaglio ad Annozero

PS.: Nel prosieguo della trasmissione, Vendola non può iniziare un discorso nel 2011 con le parole "capitalismo oscurantista". SIAMO NEL 2011!!!!!! Sembra quell'altro che blatera di comunisti...

martedì 4 gennaio 2011

04-01-2011: 35enni, calvizie incipienti, Oriana Fallaci, Oscar Wilde e The Big Kahuna

«Io mi diverto ad avere trent'anni, io me li bevo come un liquore i trent'anni: non li appassisco in una precoce vecchiaia ciclostilata su carta carbone. Ascoltami, Cernam, White, Bean, Armstrong, Gordon, Chaffee:sono stupendi i trent'anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perchè è finita l'angoscia dell'attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent'anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perchè anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile. Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c'è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell'olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi. Siamo un campo di grano maturo, a trent'anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più, si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo. Un po' ansimanti e tuttavia freschi, non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e in avanti, a meditare sulla nostra fortuna: e allora com'è che in voi non è così? Com'è che sembrate i miei padri schiacciati di paure, di tedio, di calvizie? Ma cosa v'hanno fatto, cosa vi siete fatti? A quale prezzo pagate la Luna? La Luna costa cara, lo so. Costa cara a ciascuno di noi: ma nessun prezzo vale quel campo di grano, nessun prezzo vale quella cima di monte. Se lo valesse, sarebbe inutile andar sulla Luna: tanto varrebbe restarcene qui. Svegliatevi dunque, smettetela d'essere così razionali, ubbidienti, rugosi! Smettetela di perder capelli, di intristire nella vostra uguaglianza! Stracciatela la carta carbone. Ridete, piangete, sbagliate. Prendetelo a pugni quel Burocrate che guarda il cronometro. Ve lo dico con umilità, con affetto, perché vi stimo, perché vi vedo migliori di me e vorrei che foste molto migliori di me. Molto: non così poco. O è ormai troppo tardi? O il Sistema vi ha già piegato, inghiottito? Sì, dev'esser così»

Oriana Fallaci, nel 1965...

Ora che fra qualche mese, valicherò quindi il colle iniziando il declino post 35, inizierò quindi sempre più spesso a voltarmi e vedere ciò che è stato e non è più?
Non lo so, non lo credo. Di certo c'è che domenica per la prima volta ho visto chiaramente una radura ben distinguibile dietro, in cima alla testa.
Oppure seguirò il consiglio di Oscar Wilde, traslandolo anche per il genere maschile: "Trentacinque anni è un'età molto allettante. La buona società di Londra è piena di donne che sono, di loro spontanea volontà, rimaste all'età di trentacinque anni".
O meglio ancora, The Big Kahuna rende il tutto molto più interessante e accattivante: "Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno."
Quindi almeno cinque anni buoni me li posso ancora concedere...

E per il resto daremo la colpa agli specchi di una camera d'hotel, che il caso ha messo in una combinazioni di maliziose angolazioni tali al punto che era inevitabile vedere il tempo che passa sulla mia nuca...amen...una preghiera per il crine perduto!